CERTIFICAZIONI BIOLOGICHE ED ETICHE, ECCO DI COSA SI TRATTA
Cosa rende un prodotto BIO davvero BIO? La certificazione biologica è un attestato rilasciato da un organismo preposto, che riconosce alle aziende che agiscono in vari ambiti (ad esempio: produzione, preparazione, commercializzazione e importazione di prodotti agricoli biologici e alimenti, di allevamento, zootecnica e non solo) il raggiungimento di determinati standard, imposti dall’Unione Europea.
Tutte le aziende che vogliono ottenere la certificazione bio per i propri prodotti ed apporre la “foglia” (ovvero il simbolo biologico dell’Unione Europea) sulla confezione, devono infatti adeguarsi a un rigoroso sistema di controlli.
È anche grazie alle certificazioni che il biologico è tale e noi di ALDI possiamo essere sicuri di offrirvi prodotti controllati, che rispondono alle vostre richieste e aspettative. Ottenere la certificazione biologica però, come si può immaginare, non è semplice per i nostri fornitori.
COME OTTENERE LA CERTIFICAZIONE BIOLOGICA
Ottenere le certificazioni biologiche non è facile, come non è facile conservarle.
L’iter da seguire è lungo, costoso e richiede un’attenzione severa ai regolamenti. L’accesso al sistema di controllo e certificazione biologica impegna l’imprenditore a mantenere la propria struttura conforme agli stringenti requisiti di legge e a quelli imposti dagli organi certificatori.
Certificazioni biologiche: le autorità competenti
Il Mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali) è l’autorità competente per le certificazioni biologiche in Italia e si occupa dell’organizzazione dei controlli, delegando tali compiti ad altri organismi di controllo privati e autorizzati, che sono:
- ispettorato centrale per la tutela della qualità e la repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero (ICQRF);
- comando unità tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri (C.U.T.F.A.A.);
- Regioni.
Gli enti certificatori bio riconosciuti verificano la conformità del prodotto e del processo ai requisiti fissati, alle regole tecniche o ad altri riferimenti normativi. Si garantisce così al consumatore la qualità del prodotto biologico certificato e la certezza che gli alimenti acquistati rispettino i canoni della filiera sostenibile. |
CERTIFICAZIONI BIOLOGICHE: COSA SIGNIFICA
L’Italia, con oltre 70 mila operatori biologici e un aumento annuo del 20% delle superfici coltivate “bio”, è leader in Europa nel settore dell’agricoltura biologica. Ma cosa si intende, per l’esattezza, con l’espressione “certificazione biologica”?
ALDI, attenta alle esigenze del proprio cliente e alla sua fidelizzazione, si affida ad organismi che seguono standard internazionali per valutare la qualità e l’ecosostenibilità dei prodotti bio, tramite apposite certificazioni biologiche.
Il controllo non si limita alla produzione, ma comprende tutta la filiera: dalla tracciabilità delle materie prime alla salute e sicurezza dei lavoratori, dall’approccio responsabile nei confronti degli animali, all’uso limitato di sostanze chimiche potenzialmente nocive per l’uomo e l’ecosistema.
Tutela settore forestale
Esistono inoltre certificazioni a marchio bio non correlate direttamente alla produzione agroalimentare, ma che si occupano specificatamente di tutela ambientale. FSC e PEFC, ad esempio, sono certificazioni internazionali specifiche per il settore forestale e i prodotti derivati dalle foreste.
Entrambi i marchi identificano prodotti in legno, o derivati come carta e sughero, provenienti da foreste gestite in maniera corretta e responsabile, per promuovere una gestione sostenibile del patrimonio boschivo del pianeta.
Ogni foresta viene controllata al fine di valutarne la conformità a principi e criteri di buona gestione, di legalità, di sostenibilità e, non da meno, di sfruttamento responsabile della risorsa forestale. Questa gestione deve essere ecologicamente appropriata, economicamente valida, ma anche mirata al conseguimento di benefici sociali.
Noi di ALDI ci affidiamo a prodotti certificati FSC (Forest Stewardship Council®) e PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification) per poter dare il nostro contributo alla salvaguardia delle foreste e alle risorse naturali anche alle generazioni future.
Tutela degli oceani
Oltre alle foreste, esistono anche certificati bio che mirano alla salvaguardia e alla tutela degli oceani.
La salvaguardia degli oceani e delle risorse ittiche sono infatti gli obiettivi alla base del marchio blu MSC, da tempo presente su decine di migliaia di prodotti, proprio come i nostri.
In particolare due associazioni, nate sotto l’ala della no profit WWF, si occupano di tutelare l’ambiente marino e certificare la pesca sostenibile:
- MSC, che sta per pesca sostenibile e certificata
- ASC Trout
La certificazione con il marchio blu MSC aiuta il consumatore a riconoscere facilmente i prodotti pescati secondo questi tre criteri fondamentali:
- La pesca deve lasciare in mare abbastanza pesci per far sì che lo stock possa riprodursi e l’attività di pesca possa così proseguire nel tempo.
- La pesca dev’essere effettuata in modo da minimizzare il suo impatto, consentendo a piante e animali sottomarini di prosperare.
- La pesca dev’essere gestita dalle aziende in modo responsabile e nel rispetto delle leggi vigenti.
Per quanto riguarda invece gli allevamenti ittici, la certificazione ASC Trout assicura:
- Sostenibilità dei prodotti acquatici.
- Gestione degli impatti sulle comunità e sugli ecosistemi locali e globali.
- Gestione e diffusione di tecniche e metodologie di acquacoltura sostenibile, attraverso l’uso di meccanismi di mercato in grado di creare valore lungo l’intera filiera produttiva.
Certificazione etica
Tra i marchi principali che si occupano di certificazione etica, Fairtrade si propone di garantire migliori condizioni di vita ai Paesi in via di sviluppo, in quanto fornitori di materie prime o produttori. La mission è supportare i produttori più svantaggiati dei Paesi in via di sviluppo, rendendoli capaci di entrare nel sistema commerciale in condizioni di trasparenza e correttezza e migliorando così i loro standard di vita. Anche noi di ALDI crediamo in una realtà che sia in grado di migliorare e sviluppare questi Paesi, ed è per questo che, tra i nostri scaffali, potrai trovare i prodotti marchiati Fairtrade.
Questa certificazione punta a stimolare i valori del commercio equo, della cooperazione internazionale, dell’azione sociale, della finanza etica, non dimenticando il rispetto per l’ambiente e la tutela dei consumatori.
Il 2018 ha visto la fusione di due importanti associazioni - Rainforest Alliance e UTZ - che operano nell’ambito della tutela ambientale e sociale nei paesi produttori di frutti tropicali.
Il loro compito di questo ente certificatore è quello di attestare il rispetto di criteri di sostenibilità per l’ecosistema e per le comunità coinvolte nella produzione di: cacao, caffè, tè, banane, ananas, noci, canna da zucchero, palma da olio, girasoli, soia.
Complessivamente, il lavoro di queste no profit consiste nel monitorare che l’uso di sostanze agro-chimiche sia appropriato e che le condizioni di vita dei lavoratori siano decorose: devono infatti abitare in alloggi salubri, poter accedere all’assistenza sanitaria e all’istruzione. In particolare, i criteri presi in considerazione sono 94, divisi in dieci categorie:
- Sistema di gestione sociale e ambientale;
- Conservazione degli ecosistemi;
- Protezione della fauna selvatica;
- Conservazione dell'acqua;
- Salari e condizioni di lavoro equee;
- Sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro;
- Relazioni con le comunità locali;
- Gestione dei pesticidi e fertilizzanti;
- Gestione del suolo;
- Gestione dei rifiuti.
L’aderenza a questi aspetti della produzione sta diventando quanto mai centrale e fondamentale non solo per i privati ma anche per le aziende in via di espansione.
Rispettare infatti gli standard necessari per ottenere la certificazione etica è sempre più importante poiché, ormai, i consumatori non sono soltanto interessati alla qualità o al prezzo dei prodotti, ma anche alla condotta delle imprese.
Per ogni azienda è quindi fondamentale garantirsi una buona immagine e reputazione agli occhi dei consumatori per riuscire ad avere un alto livello di competitività in un mercato globale sempre più sensibilizzato. Le certificazioni sul biologico svolgono proprio questo compito: attestare la conformità dei prodotti bio alle norme europee e garantire al pianeta il benessere che merita.